"Cultura della pietra"
(di Mario Talloru Fenza, cultore e un pò scultore)
Monti ibera e atzorcu, versante NE, con cava in uso il secondo.
La trachite delle cave di Serrenti
" è una trachi-andesite grigio-cinerina con numerosi
inclusi ferrosi ed elevata componente di silice
che le conferisce forte resistenza agli agenti
atmosferici e chimici "
regione est della cava di monti atzorcu
" è una trachi-andesite grigio-cinerina con numerosi
inclusi ferrosi ed elevata componente di silice
che le conferisce forte resistenza agli agenti
atmosferici e chimici "
regione est della cava di monti atzorcu
"colmo" dell'arco di un portale, uno dei tanti che si possono osservare per le strade del paese, sostituiti purtroppo da cornici in cemento e orrendi cancelli |
sa tella de trebai
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trachite "levigata" |
I serrentesi sono di " tr a c h i t e ".
Della vecchia cava di monte ibera?
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Le case venivano costruite
con la trachite dai "benestanti",
con ladiri (argilla e paglia)
e successivamente con
blocchetti di cemento "dagli altri".
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Negli anni ’60-’70 ci fu la corsa
ad eliminare il vecchio ("modernismo"),
con distruzione di buoni manufatti in trachite,
copertura dei muri esterni delle case con intonaci,
poi rivalorizzati e rimessi "a vista"
copertura dei muri esterni delle case con intonaci,
poi rivalorizzati e rimessi "a vista"
dai cittadini più illuminati.
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Voglio quì ricordare i bravissimi cavatori-scalpellini
serrentesi, grandi artigiani-artisti,
come il gruppo che collaborava, a San Sperate,
col maestro scultore Pinuccio Sciola:
Argiolas Antonio (maestro) e Battista,
Fadda Salvatore e Vitalio,
Furcas Antonio e Salvatore, Marras Mariano,
Putzu Giuseppe, Tiddia Antonio e Giuseppe.
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Voglio quì ricordare i bravissimi cavatori-scalpellini
serrentesi, grandi artigiani-artisti,
come il gruppo che collaborava, a San Sperate,
col maestro scultore Pinuccio Sciola:
Argiolas Antonio (maestro) e Battista,
Fadda Salvatore e Vitalio,
Furcas Antonio e Salvatore, Marras Mariano,
Putzu Giuseppe, Tiddia Antonio e Giuseppe.
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Alcune "opere" eseguite
con la trachite di Serrenti:
con la trachite di Serrenti:
con pietre squadrate e colonne doriche, eliminato per costruire Banche.
Largo Carlo Felice con, a destra il vecchio mercato.
Il vecchio mercato ittico nel lato sud del largo Carlo Felice a Cagliari.
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Novauto (viale Monastir, Cagliari).
- a r s t Cagliari (viale Monastir).
- Facciata del Cimitero "San Michele" Cagliari.
(piazza dei Castellani).
- Chiesa di "Santa Vitalia" Serrenti.
(trachiti policrome nella facciata nord).
- Chiesa di San Giacomo, Serrenti.
- Mercato civico di Serrenti.
- Monumento ai “caduti”, Serrenti
(via Nazionale).
- Casa padronale con archi "ribassati" (di Talloru Cesare)
Archi e colonne in trachite locale |
- Casa "povera" in trachite.
- Arco a "tutto tondo" (portale in via S. Vitalia)
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- Chiesa di San Gemiliano, Samassi
(ricostruz. nel XIII sec. con "vulcanite" di Serrenti).
Facciata anteriore |
porzione sup della facciata ant. |
porzione della facciata post. |
- "Lavatoio" di Villacidro.
- Castello "Eleonora D'Arborea", Sanluri.
"Pietra di Serrenti nel castello di Sanluri” (E. Lai),
ristrutturato nel XX secolo dal generale Nino Villasanta,
che lo adibì a "abitazione-museo".
Castello "Eleonora D'Arborea", Sanluri. - Piazza Vittorio Emanuele Sanluri.
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